febbraio 02, 2009

Armi acustiche: il LRAD è il nuovo nemico delle balene in Giappone

pubblicato da Marina in: Animali Asia Acqua

La caccia alle balene Per le povere balene, oggetto di una caccia indiscriminata in Giappone (che si ostina a giustificare le prede con la necessità di doverle studiare, salvo poi finire sulle tavole dei ristoranti più lussosi del Sol Levante) non c’è pace. Ora per stordirle e catturarle semivive i giapponesi hanno iniziato ad utilizzare il LRAD (long range acoustic device), un’arma acustica in grado di produrre danni permanenti al sistema uditivo.

Leggo su wikipedia:

A volume massimo, può emmettere un tono di allerta che ha un’intensità di 150 dBSPL (1000 W/m²) a 1 metro di distanza, un livello che é capace di produrre danni permanenti al sistema uditivo, e che è pari a 50 volte la soglia del dolore umana normale (120 – 140 dB). I modelli attualmente in produzione hanno un raggio di azione che si estende dai 300 ai 500 metri. A 300 metri, il suono d’allarme ha un’intensità pari a 105 dB. Il suono d’allarme ha un tono molto acuto, simile a quello prodotto dai rilevatori elettronici di fumo, con la differenza dell’elevatissima intensità.

Quest’arma, perché di arma si tratta causa nausea e disorientamento, oltre a renderle sorde e viene usato sopratutto al largo del Mar Antartico. Già qualche mese fa segnalavamo che i suoni emessi dai motori dei mercantili rischiano di far scomparire balene e delfini, ma evidentemente non basta ai giapponesi e motivano la presenza del LRAD a bordo delle baleniere come arma di difesa contro gli attacchi dei pirati.

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